Doraemon è uno dei cartoni animati cult degli Anni Ottanta tornato però in onda da qualche tempo a questa parte.
E chi conosce il cartone sa benissimo che il gatto robot Doraemon e il pigrissimo Nobita sono golosissimi di Dorayaki.
Dorayaki giapponesi, i dolcetti di Doraemon
Prendete un recipiente e versatevi all’interno le uova: sbattetele insieme alle uova, allo zucchero e al miele. Aggiungete la farina setacciata pian piano e mescolate e poi aggiungete anche il lievito. Continuate a mescolare fino a quando non avrete ottenuto una pastella abbastanza omogenea. Versatevi nel composto anche dell’acqua a temperatura ambiente e poi mescolate bene tutti gli altri ingredienti. | |
A quel punto mettete il composto a riposare in frigorifero per almeno 40 minuti. Al momento opportuno, preparatevi alla cottura. Prendete una padellina antiaderente e versatevi all’interno dell’olio di semi a coprire tutto il fondo o in alternativa passatevi dentro un cubetto di burro (ma senza esagerare). | |
Versate un cucchiaio di pastella all’interno della pdella riscaldata fino a riempire tutta la superficie: lasciate cuocere fino a quando non appariranno delle piccole bollicine. Saranno le bollicine (dopo un paio di minuti) a indicarvi il tempo opportuno per poterli girare. | |
Lasciate cuocere i Dorayaki anche sull’altro lato e poi sistemateli via via su un vassoio. Quando saranno un po’ raffreddati potrete tagliarli al centro e farcirli con la nutella (che è sempre perfetta) o con la marmellata di cilliegie o lamponi che si sposa particolarmente bene con il sapore dei Dorayaki. Richiudete i Dorayaki come a creare dei panini ripieni e poi spolverizzateli con dello zucchero a velo. Serviteli per merenda e gustatene a volontà. |
[photo courtesy of thinkstock]
Si tratta di dolcetti giapponesi che sembrano dei pancake (qui la ricetta dei pancake con cocco e banane) e sono ripieni di anko, una speciale marmellata giapponese preparata con una varietà di fagioli rossi, gli azuki. Vediamo come preparali anche in casa e al posto degli anko potremo utilizzare la mitica nutella o della marmellata di ciliegie.
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