Pinerolo, cittadina piemontese a breve distanza da Torino, è celebre nel mondo dell’arte bianca per aver dato i natali al panettone basso e glassato. Tuttavia, sotto i suoi portici storici batte un altro cuore goloso che, dal 1925, rappresenta un’istituzione del gusto: l’Antica Pasticceria Castino. Fondata dal maestro cioccolatiere Giuseppe Castino, cresciuto alla scuola di giganti del calibro di Stratta e Baratti, la bottega nacque rilevando la settecentesca confetteria Fabbre in Piazza Duomo.

Il segreto del successo per la Torta Zurigo-Castino
In breve tempo, grazie alla collaborazione con la moglie Margherita Cleretti, Castino trasformò il locale in un crocevia di nobili, ufficiali e clientela internazionale. Il nome di Castino è indissolubilmente legato alla nascita di un capolavoro: la Torta Zurigo-Castino. Creata negli anni Trenta su commissione della principessa Jolanda di Savoia, questa torta rappresenta un perfetto equilibrio tra opulenza e modernità.
Sebbene la ricetta originale sia ancora oggi custodita gelosamente negli archivi, il suo profilo gustativo è inconfondibile: una base di dischi di biscotto al cacao che racchiude una ricca chantilly al torrone croccante, il tutto ricoperto da scaglie di cioccolato gianduia e impreziosito da ciliegie sotto spirito. Il nome, probabilmente un omaggio alla maestria svizzera nelle creme, evoca una raffinatezza che sfida i decenni.
Dopo un periodo di chiusura, il marchio è rinato nel 2014 grazie a un attento restauro che ha restituito al locale l’atmosfera dei fasti sabaudi, tra boiserie e velluti. A guidare il laboratorio è oggi Davide Muro, pasticcere pluripremiato e specialista dei grandi lievitati. Muro ha saputo coniugare il rispetto per i ricettari storici con una spinta creativa contemporanea. Un mix che ha garantito al locale di continuare a vivere in un contesto più moderno, ma non dimenticando assolutamente le proprie radici.
Accanto alla leggendaria Zurigo, l’offerta spazia tra classici intramontabili e innovazioni: dalla torta Langarola alle nocciole alla fresca Fruttuosa, fino alla Cioccobosco e alla raffinata Cupola alle fragole. Non manca mai il legame con il territorio pinerolese e il suo panettone, che Muro interpreta anche in audaci versioni gastronomiche, osando accostamenti come polenta e Blu del Moncenisio o peperoni e acciughe.
Quest’aspetto di modernità e sperimentazione culinaria è senza dubbio quel di più che mancava al locale e che sta piacendo non poco a tutti coloro che da tantissimi anni frequentano l’Antica Pasticceria Castino. A cento anni dalla sua fondazione, la Pasticceria Castino non è solo un museo della dolcezza, ma un laboratorio vivo dove la nobiltà del passato incontra la sperimentazione del futuro, rendendo ogni assaggio un viaggio nella storia di Pinerolo.