Mandorla, fragranza inimitabile di mille ricette dolci e salate

 
La Redazione
10 Ottobre 2011
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mandorla

La mandorla è il seme commestibile del mandorlo (Prunus dulcis), pianta di medie dimensioni dal fusto alto fino 5 metri appartenente alla famiglia delle rosacee. L’albero, caratterizzato da radici a fittone e foglie picciolate lunghe anche 12 cm, all’inizio di ogni primavera (o già a febbraio nel caso di annate particolarmente miti) si riempie di fiori bianchi oppure leggermente rosati:  il legno del fusto di alcune varietà, ridotto in cenere, viene impiegato nell’industria delle liscivie e dei saponi.

Molto aromatica, la mandorla ha origine nell’Asia sud-occidentale, nasce racchiusa in un guscio legnoso dalla forma schiacciata e ovale e può avere caratteristiche diverse, tali da determinare 3 differenti tipologie di pianta: amara (caratterizzata da semi tossici), fragilis (dal seme dolce e dall’endocarpo non legnoso) e dulcis (i cui semi vengono utilizzati nell’industria dolciaria e in quella cosmetica).

Importante per più di una cultura e citato molte volte nella Bibbia, per via della sua fioritura precoce il mandorlo è tradizionalmente indicato come simbolo di promessa: per i cristiani, in particolare, simboleggia l’improvvisa e rapida redenzione di Dio per il Suo popolo dopo un periodo di tenebra, mentre in Israele, per esempio, oltre ad essere il primo albero dell’anno a fiorire, in questa sua fioritura coincide con il periodo del Tu BiShva, solenne festa religiosa conosciuta come ‘capodanno degli alberi’.

Preziosa fonte di proteine, vitamina B1 e B2, magnesio, ferro e calcio, la mandorla apporta ben 500-600 kcal per ogni 100 gr e in cucina si presta indifferentemente alla preparazione di piatti sia dolci che salati: ingrediente base del latte di mandorla, dei confetti, del marzapane e della granita alla siciliana, è molto usato anche per cucinare salse e condimenti, come nel caso del pesto alla trapanese e sfornare biscotti, pasticcini, guarnire o farcire torte, crostate, creme. Erroneamente si tende a credere che l’orzata, bevenda dissetante molto in voga soprattutto nel secondo Dopoguerra, sia a base di mandorle: in realtà il suo tipico sapore dissetante è determinato dalla presenza di benzoino.

Categorie: Ingredienti
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