Il pangiallo è un dolce tipico del Lazio. Viene fatto con tanti ingredienti dai sapori diversi che, messi insieme, danno vita a questo dolce un sapore davvero unico.
In pratica dovete fare un impasto con la farina e la frutta secca, cui vanno aggiunte arancia, limone e miele, ma è senza uova per cui chi fosse allergico qui va sul sicuro. Farina e frutta vengono amalgamati tra lor grazie al miele. Il pangiallo viene anche chiamato panpepato ed era una ricetta che veniva generalmente preparata per il periodo natalizio e grazie alla sua composizione di ingredienti che non deperivano, questo dolce durava fino a Pasqua.
Eccovi la ricetta. Tenete presente che è di difficoltà media. Ci vuole poco più di un’ora ed è un ottimo dolce di frutta secca, cioccolato e miele con un alto potere nutritivo. Li potete conservare per dodici mesi in carta pergamena.
Pangiallo al cioccolato fondente











![]() | In una ciotola mettete dell'acqua tiepida e le uvette ad ammorbidire. Lasciatevele per una mezzora poi asciugatele su normale carta da cucina. |
![]() | In un pentolino mettete lo zucchero e il miele, grattugiatevi la buccia del limone e dell'arancia, poi ponete sul fuoco e portate ad ebollizione. |
![]() | Tostate le mandorle e le nocciole e aggiungetele lentamente al composto sul fuoco. Dopodichè incorporatevi i pinoli e le uvette. |
![]() | Amalgamate per bene, poi aggiungete le noci a pezzetti, la buccia d'arancia candita che avrete tritato la farina setacciata e in ultimo il cioccolato fondente, anche'esso tritato finemente. |
![]() | Dopo che avrete incorporato tutti gli ingredienti cuocete ancora per tre o quattro minuti, fino a quando il cioccolato si sarà ben sciolto e il composto amalgamano perfettamente. |
![]() | Suddividete in otto o dieci porzioni e con le mani umide fatene dei panetti, infarinate all'estenro, metteteli sul una placca ricoperta di carta da forno e fate riposare per un paio d'ore. Infornate a 170°C per una ventina di minuti. Finita la cottura lasciate raffreddare e riposare per qualche giorno poi tagliate a fettine e servite. |
[photo courtesy of blogs.myspace]
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