Gelo alla cannella senza latte e senza uova

 

5 Settembre 2011
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Gelo cannella

Mi sembrava impossibile, ma stamattina quando mi sono alzata ho trovato il cielo coperto e poco dopo, avvertito un certo freschino, ho sentito il rumore della pioggia che cadeva sul tetto. Quanto tempo è passato dall’ultima volta che era successo? Non me lo ricordo, perché ho alle spalle un’estate così calda che in certi giorni mi è sembrata interminabile. Casa, pomeriggio libero in una giornata uggiosa: che fare, a parte avviare un paio di lavatrici arretrate? A occhio e croce direi un po’ di pulizie, una lunga telefonata e poi, accesa la radio, un esperimento di cucina nuovo che, se tutto va bene senza disastri, sfodererò domani a fine pranzo: il gelo alla cannella.

Gelo alla cannella senza latte senza uova





140 gr. zucchero | 3 stecche cannella | 65 gr. amido di frumento | 4 quadratini cioccolato fondente | 2 cucchiaio pistacchi | q.b. olio di mandorle dolci | 2 cucchiaio acqua di fiori di gelsomino
Portare ad ebollizione 800 ml di acqua in cui saranno state disposte 3 stecche di cannella. Dopo 5 minuti di ebollizione, spegnere il fuoco, coprire con un coperchio e lasciar riposare per una notte.
Trascorso il tempo di riposo, unire al decotto l'amido di frumento e lo zucchero: portare ad ebollizione a fiamma dolce, mischiando per evitare grumi. Quando inizia ad addensare, spegnere il fuoco e aggiungere l'acqua di gelsomino.
Intiepidire e versare in uno stampo da budino unto con olio di mandorle dolci.
Lasciare in frigo per alcune ore.
Servire su un piatto da portata, decorando con pistacchi e cioccolato grattugiato.

[photo courtesy of Thinkstock]

Dico domani perché il primo passaggio della preparazione consiste nel lasciar riposare, il tempo di una notte, 3 stecche di cannella fatte bollire per 5 minuti in 800 ml d’acqua. Trascorse le ore necessarie, a questo decotto iniziale vanno incorporati 65 gr di amido di frumento e 140 gr di zucchero, e il composto ottenuto deve essere quindi portato lentamente – cioè a fiamma dolce – ad ebollizione: per evitare grumi, in questa fase di cottura è necessario mescolare spesso, aiutandosi con un mestolo o un grosso cucchiaio di legno.

Passato il punto di abollizione, la cottura si continua fino al momento in cui il composto non inizi ad addensarsi: è in quel punto che la fiamma va spenta. Fatto questo si aggiungono 2 cucchiai di acqua di gelsomino, che servono invece ad aromatizzare il sapore del gelo. La crema è pronta: non resta altro da fare che lasciarla intiepidire, versarla in 6 stampi da budino precedentemente unti con olio di mandorle dolci (che non deve essere abbondante, ma appena passato sulle superfici) e farla rassodare in frigo per qualche ora. Ogni gelo si può servire sformato su un piatto da portata o direttamente nella coppetta in cui è rassodato: si decora a scelta con cannella in polvere, oppure pistacchi e cioccolato fondente grattugiato.

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