Ci avreste creduto mai che fosse stato possibile preparare una crostata degna di questo nome senza latte e uova? Personalmente avevo le mie remore ma mi sono dovuta ricredere.
Sfogliando la rivista di cucina “Cucinare bene”, ho notato questa crostata alle albicocche favolosa senza latte nè uova e me ne sono subito innamorata.
Ho pensato che sarebbe venuta fuori una crostata un pò più leggera rispetto a quella tradizionale nella quale, come ben si sa, c’è una forte presenza di burro e uova. E così è stato: la crostata alle albicocche è risultata molto friabile e leggera. E’ composta da uno strato di simil frolla, uno di marmellata di albicocche ed uno di albicocche sciroppate.
Per quanto riguarda queste ultime, potete optare per quelle già pronte oppure provvedere da voi procedendo così alla preparazione delle albicocche sciroppate: lavate 3 kg di albicocche non troppo mature, asciugatele ed eliminate il nocciolo. Portate ad ebollizione 3 litri di acqua con 1.5 kg di zucchero e la scorza di limone, lasciate bollire per circa 5 minuti a fiamma media. Disponete le albicocche nei vasetti, copritele con lo sciroppo tiepido e tappate bene. Sterilizzare i vasetti e conservateli in un luogo fresco e buio per circa 1 mese.
CROSTATA CON ALBICOCCHE SENZA UOVA E LATTICINI











![]() | Lavate il limone, asciugatelo, grattugiatene la scorza. Setacciate la farina sul piano di lavoro formando un mucchietto con una cavità al centro, versatevi lo zucchero semolato, il sale e la scorza. Aggiungete l'olio, lavorate con la punta delle dita per amalgamare gli ingredienti. Incorporate un po' per volta 1,5 bicchieri (150 ml) di acqua fredda lavorando con le dita. L'impasto non deve essere troppo duro ma compatto. |
![]() | Se serve, unite meno acqua. Formate una palla, infarinatela, avvolgetela in pellicola da cucina, tenetela 30 minuti nella parte meno fredda del frigo. Dividete la pasta in due parti di cui una i 2/3 dell'altra. Stendetela sul piano di lavoro infarinato col mattarello in due sfoglie tonde spesse 3-4 mm. Foderate una teglia di circa 24 cm di diametro con carta da forno bagnata e ben strizzata. |
![]() | Stendete il disco di pasta più grande nella teglia, facendolo risalire lungo il bordo e lasciandolo sporgere dall'orlo. Bucherellate la pasta sul fondo con i denti di una forchetta. Spalmate la confettura sulla pasta. Scolate le albicocche dal liquido di conservazione, tagliatele a dadini di 1 cm, sistematele nella teglia senza lasciare spazi vuoti. |
![]() | Ritagliate il disco più piccolo della dimensione della teglia. Appoggiate la teglia sulla pasta e tagliatela con un coltellino seguendo il contorno del recipiente. Sistemate il disco sul ripieno della crostata. Pizzicate l'orlo della pasta che esce dalla teglia con le dita, a intervalli regolari. Ripiegate la parte di pasta che esce dall'orlo sopra il disco che copre il ripieno. Per fare in modo che la pasta non si sollevi in cottura, inumiditela con poca acqua prima di ripiegarla. |
![]() | Scaldate il forno a 180°. Infornate la crostata 30 minuti a metà altezza. Togliete la teglia dal forno, lasciate raffreddare il dolce. Sformatela sollevando la carta che sporge. Spolverizzate il dolce con zucchero a velo fatto scendere da un colino a maglie fitte. Servite. |
[photo courtesy of Guillaume Brialon]
Volendo potete aggiungere degli amaretti sbriciolati alla marmellata in modo che il sapore delle albicocche e degli amaretti crei un piacevole contrasto di sapori. Non lasciatevi spaventare dal procedimento che, a prima vista, potrebbe sembrare lungo e laborioso, vi assicuro che la preparazione della crostata alle albicocche è di facilissima esecuzione. Se non vi avessi ancora convinto vi ricordo che le albicocche possiedono una serie di proprietà nutrizionali tra le quali una dose elevata di potassio ed un buon apporto di minerali, sono inoltre consigliate per chi si trova a dieta contenendo pochissime calorie. Un suggerimento: quando vi appresterete a sfornare la torta, aiutatevi con la carta da forno con cui avrete rivestito la teglia in modo che la crostata non si sbricioli, o, peggio ancora si rompa irrimediabilmente tra le vostre imprecazioni!
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