Il latte fritto della Parodi e dei suoi menù di Benedetta

 

25 Febbraio 2012
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latte fritto Parodi menù Benedetta

Il latte fritto è uno dei dolci più antichi e poveri che esista. Ricordo quando da piccola mia nonna ce lo preparava ogni domenica, quando andavamo a trovarla, e nella cucina di diffondeva questo profumo irresistibile. Anzi ricordo che quando iniziavamo a sentire questo odore in casa io ed i miei cugini venivamo distolti all’istante dai nostri giochi e ci dirigevamo immediatamente davanti ai fornelli, troppo impazienti per aspettare che fosse pronto.

Latte fritto





250 ml latte | 50 gr. farina | 50 gr. zucchero | 1 bustina vanillina | 2 uova | q.b. pangrattato | q.b. olio di semi | q.b. zucchero a velo
Fare riscaldare il latte in un pentolino. Aggiungere al latte caldo la farina setacciata poca per volta mescolando continuamente per non fare formare i grumi. Togliere dal fuoco ed unire lo zucchero e la bustina di vanillina.
Togliere la crema dal fuoco e fare intiepidire. Aggiungere le uova, una alla volta, mescolare bene e versare la crema in un piatto piano.
Quando la crema sarà completamente fredda tagliarla a rombi. Passare i singoli pezzi prima nelle uova sbattute e poi nel pangrattato.
Friggere in abbondante olio versato in una padella capiente fino a quando non risultano dorati.
Spolverare di zucchero a velo e servire tiepidi.

[photo courtesy of Thinkstock]

Anche perchè, per essere gustato, il latte fritto deve comunque raffreddarsi almeno un pò, pena l’ustione della lingua. Mi è ritornato in mente proprio quando l’ho visto preparare alla trasmissione di Benedetta Parodi, i Menù di Benedetta e subito sono stata catapultata in un mondo di ricordi tali che ho sentito l’esigenza di prepararlo.

Il latte fritto non è nient’altro che una crema preparata più densa del solito in modo che, una volta fredda diventa pratica da tagliare a pezzi che poi saranno passati nell’uovo e nel pan grattato. E’ ideale come merenda per i bambini, ma con un occhio alle quantità perchè non si tratta proprio di un dolce ipocalorico. Vi consiglio di consumarlo non appena diventa tiepido, ma non freddo, perchè è più buono. Fa parte delle ricette della cucina povera proprio perchè si prepara con pochi e semplici ingredienti.

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