Decantato e celebrato da Gabriele D’Annunzio, il parrozzo è un dolce abruzzese molto antico a base di mandorle che si presenta con la caratteristica forma semisferica che potrete ottenere utilizzando un apposito stampo.

Oggi però prepariamo il parrozzo senza glutine, variante del classico dolce abruzzese (qui la ricetta tradizionale). Anticamente veniva cotto nel forno a legna dai contadini (da cui il nome pane rozzo) preparato con un impasto di pane di granturco.

parrozzo senza glutine

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	Tostate le mandorle all’interno di una padella antiaderente mantenendo il fuoco molto basso e senza farle colorire troppo. Tritate le mandorle all’interno del mixer con un cucchiaio di zucchero. Separate i tuorli dagli albumi e aggiungete lo zucchero ai tuorli montandoli con una frusta o con un robot, fino a quando non saranno diventati soffici e spumosi.
	Aggiungete alle uova la buccia del limone e le mandorle tritate, poi amalgamate tutti gli ingredienti. Aggiungete il semolino e l’amaretto e continuate a mescolare di nuovo: montate gli albumi a neve ferma poi preriscaldate il forno a 180 gradi. Aggiungete gli albumi per ammorbidire l’impasto e incorporateli con delicatezza con una spatola dal fondo della ciotola in alto fino a quando il vostro composto non sarò diventato ben omogeneo.
	Imburrate lo stampo e infarinatelo con la farina senza glutine e poi versate l’intero composto all’interno dello stampo lasciandolo cuocere per circa un’oretta e controllando con uno stecchino che sia ben cotto. Terminata la cottura sfornate il parrozzo quando è ancora caldo ed estraetelo delicatamente dallo stampo lasciandolo raffreddare sulla griglia del forno in modo tale da evitare che si formi l’umidità nella parte inferiore.
	Nel frattempo lasciate sciogliere a bagnomaria (o nel microonde) un po’ di cioccolato fondente e quando il parrozzo è freddo copritelo con il cioccolato. Sistemate il parrozzo sul piatto da portata e poi livellate la cioccolata con una spatola creando uno strato omogeneo. Il vostro parrozzo senza glutine è servito.

[photo courtesy of Thinkstock]

Nel corso del tempo la ricetta si è evoluta tanto che il parrozzo è diventato uno dei dolci preferiti del Vate che gli ha dedicato dei versi.