Antico dolce toscano, lo zuccotto sembra avere nobili origini la tradizione dice che ad inventarlo sia stata addirittura Caterina De’ Medici.

La ricetta di oggi è in versione delle feste, visto che prepariamo lo zuccotto di Capodanno con il pandoro.
Antico dolce toscano, lo zuccotto sembra avere nobili origini la tradizione dice che ad inventarlo sia stata addirittura Caterina De’ Medici.

La ricetta di oggi è in versione delle feste, visto che prepariamo lo zuccotto di Capodanno con il pandoro.
Avete qualche panettone o pandoro in più in casa in occasione delle festività? Ecco un modo molto semplice per poter riciclare il pandoro che avete a disposizione senza doverlo necessariamente consumare così come è.

La ricetta delle cassatine siciliane con il pandoro è semplice da preparare e vi consente di poter preparare un dolce classico all’insegna della tradizione siciliana e del Natale.
Panettone o pandoro? Gli italiani continuano a preferire il panettone evidentemente che viene collocato sul trono delle vendite dei dolci natalizi: ma la distanza con il suo prossimo rivale, il pandoro, viene comunque accorciata. I dati arrivano da un sondaggio condotto su una campione rappresentativo nazionale di maggiorenni condotto da Swg per Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) che ha visto la sfida fra panettone e pandoro.

Secondo i dati del sondaggio il panettone viene scelto dal 50% degli uomini, contro il 33% che preferisce il pandoro e il 17% che preferisce un dolce locale in grande spolvero negli ultimi tempi.
Volano i consumi dei lievitati in vista delle festività natalizie: come confermano i dati raccolti da Aidepi, l’Associazione delle Industrie e del Dolce e della Pasta Italia, gli italiani non rinunciano ai dolci tradizionali e soprattutto al pandoro e al panettone, simbolo del Natale.
I dati confermano che nel 2017 sono state prodotte infatti oltre 91.000 tonnellate di lievitati di ricorrenza natalizia con un aumento del +2,2% rispetto al 2016, per un valore corrispondente di oltre 650 milioni di euro e un incremento del +5,2%).

Le vendite potrebbero addirittura migliorare, ma di certo pandoro e panettone restano i lievitati natalizi più amati dagli italiani.
Pandoro e panettone Melegatti tornano in commercio: lo storico marchio dolciario torna disponibile nelle confezioni da 1 Kg per entrambi i dolci nei supermercati del Veneto e della Lombardia orientale e in alcuni punti vendita delle città di Napoli, Roma e Milano.

Inoltre fino al 22 dicembre resterà attivo anche lo spaccio aziendale a San Giovanni Lupatoto e a Verona al via oggi un temporary shop che consentirà a veronesi e turisti di riassaporare tutta la qualità e la tradizione Melegatti.
L’annuncio, arriva da una nota di Denis Moro, l’amministratore delegato della Melegatti 1894 Spa.
Sembra ormai segnato il destino della Melegatti, la storica azienda italiana del pandoro e del panettone veronese che si appresta ormai alla chiusura. Non sono serviti affatto gli appetissi social o le mobilitazioni dei consumatori per salvare l’azienda da quello che praticamente è un fallimento certo.

Dopo la dichiarazione di fallimento dello scorso 29 maggio, sembra che la situazione potesse risolversi, ma così non è stato e alla fine in settimana in settimana i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e i curatori fallimentari di Melegatti hanno firmato l’accordo per i licenziamenti di tutti i dipendenti dell’azienda dolciaria.
La zuppa inglese con il pandoro è una ricetta anglosassone in versione natalizia e con un ingrediente rigorosamente di riciclo in questo periodo, il pandoro.

Adatta per riutilizzare il pandoro avanzato in occasione delle feste, la zuppa inglese viene arricchita dalla presenza della marmellata di agrumi, della scorza e del succo di arancia fresco.
Generalmente per i tartufini al cioccolato vengono preparati con biscotti o le fette biscottate se volete optare per qualcosa di più leggero, ma è anche vero che potrete benissimo utilizzate il pandoro di Natale.

Magari ne avrete ancora qualcuno avanzato in casa e con la ricetta dei tartufi di pandoro con la frutta secca potrete preparare dei dolcetti buonissimi in ogni occasione.
Tutti conoscono il pandoro di Verona, morbido e ricco di goloso zucchero, ma il pandoro non è il solo dolce della regione.

In Veneto e a Verona è particolarmente diffuso anche il nadalin, un dolce tradizionale che può essere considerato proprio l’antenato del Pandoro che si differenzia dal classico dolce in quanto è più ricco di burroso ed è più fragrante, ma è un po’ più dolce.
Sta per arrivare il Natale e sulle tavole degli italiani non potranno mancare i tradizionali dolci del periodo, panettone e pandoro. Sarà proprio il panettone il dolce irrinunciabile delle feste preferito da 3 italiani su 4 e immediatamente seguito dal pandoro.

Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori i prezzi sono leggermente aumentati: gli italiani spenderanno in media dagli 8 ai 9 euro per un panettone e dai 7 agli 8 euro per il pandoro fermo restando che la scelta di prodotti di tipo artigianale o senza glutine o biologici, prevede un aumento (anche del triplo) del prezzo anche fino a 31 euro al chilo.
A Natale ci si può dividere in due diverse categorie: ci sono gli amanti del panettone farcito con canditi e uvetta e ci sono gli amanti del pandoro classico.

E in effetti il pandoro offre svariate possibilità: può essere farcito con lo zucchero a velo, può essere farcito con creme di vario genere e con la Nutella ed è perfetto in ogni momento della giornata.
I tartufi di pandoro al cioccolato, oltre che dei dolcetti super allettanti, rappresentano la ricetta perfetta per fare fuori gli avanzi delle feste di Natale. Si tratta di palline veramente golose, da gustare una dopo l’altra e capaci di creare dipendenza. Sono piccoli ed intriganti e possono essere guarniti a piacere rotolandoli nel cacao amaro in polvere, proprio come ho fatto io, oppure nella farina di cocco o granella di frutta secca.

Oggi vi propongo una ricetta per presentare il pandoro in tavola per Natale in una nuova ed allettante veste, ovvero farcito con crema al pistacchio e decorato con uva. Si tratta, allo stesso tempo, di una ricetta riciclo che vi potrebbe tornare utile una volta concluse le feste, quando vi ritroverete quelle 2-3 confezioni di pandoro non ancora consumati. Il pandoro resta uno dei dolci natalizi tradizionali classici che non può proprio mancare sulle tavole festive.

Durante il periodo delle festività natalizie in casa mia non manca mai un dolce con il pandoro, come questo, con crema chantilly e scaglie di cioccolato. In fondo da quì a dopo l’Epifania saremo sommersi di pandori che, oltre a mangiare da soli, semplicemente scaldati e cosparsi di zucchero a velo vanigliato, sono solita (e non sono la sola) accompagnare con la crema di turno.
