Prima di iniziare a parlare della ricetta della crostata di ricotta e visciole chiariamo subito cosa sono queste ultime per chi non lo sapesse (io l’ho scoperto da poco). Si tratta di una sorta di ciliegie selvatiche. Vengono utilizzate in cucina soprattutto per le preparazioni fatte in casa come ad esempio le marmellate o la frutta sciroppata. Le ho viste utilizzare di recente alla Prova del Cuoco per la preparazione di una crostata che è un classico: la crostata di ricotta e visciole, un dolce eccezionale, per chi, come me ama questo tipo di frutti, leggermente aciduli.
crostata di ricotta e visciole
Imburrare ed infarinare uno stampo (del diametro di 20 cm) o più stampini e rivestirli con la pasta frolla. | |
Versare in una ciotola la ricotta ed amalgamarla con un uovo, un cucchiaio di zucchero ed un pizzico di sale. | |
Versare le visciole essiccate in acqua calda e zucchero e farle essiccare. Riempire gli stampini versando la ricotta sulla pasta frolla. | |
Decorare la superficie con alcune visciole e con quelle rimanenti preparare a piacere una salsa con la quale servirle la crostata. | |
Cuocere la crostata in forno caldo a 180 C° per circa 30 minuti (o meno se avete utilizzato degli stampini). | |
Spolverare di zucchero a velo e servire a piacere con la salsa di visciole. |
[photo courtesy of Thinkstock]
In questo caso le visciole utilizzate sono quelle essiccate che devono comunque essere fatte rinvenire in acqua calda e zucchero. Nulla vi vieta, nel caso non le troviate, di utilizzarle sottoforma di marmellata, forse più facilmente reperibile. La crostata di ricotta e visciole è molto facile da preparare: una base di pasta frolla (già pronta, se volete), un ripieno di ricotta mescolata con zucchero e uova, e per completare delle visciole posizionate in superficie.
La ricetta originale prevede che venga preparata una salsa di visciole di accompagnamento che si ottiene semplicemente frullandole con dello zucchero. Voi l’avete mai preparata? Avete consigli o suggerimenti sull’utilizzo delle visciole in cucina?
Commenta!