Considerando il fatto che ci tengo a precisare di nuovo che sono a dieta anche questa ricetta è una specie di piccola tortura auto-inflitta, vista la bontà infinità della crema fritta, soprattutto di quella genuina preparata in casa! La crema fritta è una ricetta tipica veneta, che si consuma nel periodo che va dal Natale al Carnevale. Proprio riguardo a quest’ultima festività poi devo dire che sono moltissime le regioni italiane che usano preparare questa crema. Badate bene una cosa mi raccomando, questa è una crema diversa dalla classica pasticciera, perchè risulta molto più soda e facilmente maneggiabile, per essere tagliata, passata nel pangrattato e poi fritta. E’ un dolce sfizioso, che può essere gustato freddo ma che è molto più gustoso caldo, appena fatto asciugare dalla frittura, quindi forse l’unico inconveniente è quello di doverla preparare sempre sul momento! (Scaldarla al microonde prima di servirla non sarebbe la stessa cosa!).
Crema fritta
Mettere la farina setacciata in una ciotola, unire il latte a filo mescolando costantemente con una spatola. In un'altra ciotola sbattere 3 tuorli con lo zucchero, quindi unire i due composti. | |
Unire la scorza grattugiata di 1 limone e mettere il composto sul fuoco. Dopo circa 40 minuti di cottura il composto inizierà a staccarsi dalla casseruola, toglierlo dal fuoco e dopo 5-6 minuti unire il tuorlo rimasto. | |
Bagnare un piatto rettangolare e stendervi la crema in uno spessore di circa 2 cm, quindi tagliare la crema in rombi. Passare i rombi nelle chiare sbattute, poi nel pan grattato e infine friggerli nel burro fatto sciogliere in un tegame. | |
Quando saranno dorati sistemarli nel piatto da portata e spolverizzarli con lo zucchero a velo, quindi servirli ancora caldi. |
[photo courtesy of ThinkStock]
Aromatizzate la vostra crema fritta anche con la scorza d’arancia, o con la vaniglia o con l’estratto di mandorle, per avere ogni volta un dolce diverso. Decidete anche la grandezza dei quadrati o rettangoli di crema da friggere, magari proponete delle mattonelle più grandi come monoporzione da offrire dopo la cena, o dei quadrati più piccoli da gustare uno dopo l’altro, come merenda.
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