I dolci lievitati sono sempre stati quelli che mi affascinavano di più da bambina. Lo stesso vale anche per la pasta per la pizza chiaramente, ma ricordo davvero bene mia nonna che metteva l’impasto per una focaccia dolce o per una torta avvolto in un canovaccio umido e adagiato sul termosifone di casa. Un metodo assolutamente personale ma sicuramente ingegnoso per velocizzare la lievitazione, ma confesso che mi è rimasta talmente tanto dentro questa azione che tendo a ripeterla quando devo far lievitare un impasto e voglio fare un po’ in fretta! Oggi vi propongo questa torta di noci e uvetta, deliziosamente aromatizzata e che richiederà un tempo di lievitazione medio, che renderà il dolce poi ancora più buono e bello.
Torta di noci e uvetta, aromatizzata con anice e vaniglia











![]() | Sciogliere il lievito di birra in poca acqua tiepida, incorporarvi 2 cucchiai di farina di frumento e formare una pastella, lasciarla poi riposare per 30 minuti. Nel frattempo mettere l'uvetta a mollo, tritare le noci e spezzettare la stecca di vaniglia. |
![]() | Sbattere in una terrina l'uovo con il malto di riso e l'olio di mais, quindi incorporarvi poco a poco la farina alternandola con l'infuso d'anice. Lavorare con cura e poi amalgamare la pastella lievitata, mescolando bene. |
![]() | Unire tutti gli altri ingredienti (noci, vaniglia, uvetta strizzata, farina di mais) bagnando se necessario con altro infuso, per ottenere un composto consistente ma cremoso. |
![]() | Ungere con l'olio d'oliva una teglia e spolverizzarla con la farina, quindi versarvi all'interno il composto, lasciarlo lievitare per 2 ore, raddoppierà di volume. |
![]() | Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 45 minuti. Sformare e servire tiepido o freddo. |
[photo courtesy of ThinkStock]
L’abbinamento anice e vaniglia mi rendo conto che potrebbe non piacere a tutti, anche se la vaniglia, a differenza della cannella o della noce moscata, incontra i favori di quasi tutti gli appassionati di dolci e pasticceria, ma l’anice è più sofisticato, è zuccheroso ma pizzica un po’. Nel caso potete eliminare uno dei due aromi se vi sembrasse troppo, e se decidete di lasciare l’anice, e ve lo consiglio vivamente, servite pure questo dolce a fine pasto, insieme a un bel digestivo, che in questo caso non potrà non essere una sambuca di qualità.
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