È dello chef Stefano De Gregorio una delle ricette più semplici in circolazione per preparare un dolce a base di frutta arricchito dalla presenza del muesli.
La banana caramellata con muesli e succo di arancia e carota è speciale per gli adulti e per i bambini: è un dolce buono, saporito, ma al tempo stesso vegano che piace veramente a tutti. Il tocco in più è dato dalla presenza del cannello, un apposito oggetto da cucina per poter realizzare la caramellatura del vostro dolcetto.
Sono due donne le vincitrici di World Cup 2018, la competizione interamente dedicata al tiramisù, uno dei più celebri dolci italiani.
Tanto famoso che la sua paternità è stato contesa per tanto tempo fra il Veneto e il Friuli: e se è stato il Veneto ad aggiudicarsi la paternità di questo squisito dolce, è anche vero che l’edizione 2018 si tinge di rosa con la vittoria di due donne.
Per la ricetta classica, la campionessa è Diletta Scandiuzzi di Treviso, mentre ad aggiudicarsi il primo posto per la versione creativa del dolce, è stata Francesca Piovesana di Casier, di Casier, ma sempre del trevigiano.
Ecco una gustosa variante del tradizionale strudel che viene preparato con le prugne: potrete realizzare il vostro strudel con le prugne utilizzando delle prugne secche e delle prugne fresche e aggiungere anche dell’uvetta.
La ricetta può essere preparata con della pasta preparata in casa a base di farina, olio e acqua oppure per rendere ancora più veloce la preparazione con della pasta sfoglia pronta che dovrete semplicemente srotolare.
Siete golosi e non siete in grado di resistere al cioccolato? Sappiate allora che fra le tante virtù conclamate del cioccolato c’è anche quella di riuscire a proteggere il sistema vascolare. È quanto emerge da uno studio condotto dal Policlinico Umberto I di Roma e pubblicato sulla rivista medica Internal and Emergengy Medicine che ha promosso il cioccolato gianduia.
A vantare particolari proprietà del genere è il cioccolato gianduia che ha gli stessi benefici del cioccolato fondente: riesce a mantenere elastiche le arterie grazie all’alto contenuto di antiossidanti, di polifenoli, di vitamina E.
Oggi proponiamo la ricetta della Pie de limón nota anche come Tarta de limón, la classica torta al limone che si prepara in Perù: in effetti è una torta di tradizione anglosassone che si caratterizza per l’aggiunta del lime, l’agrume peruviano che viene utilizzato soprattutto per i cocktail, ma che rivela perfetto anche per la preparazione di tanti dolci diversi.
Il sapore un po’ aspro del lime contrasta al meglio con il gusto dolce della torta a base di biscotti, crema al limone e meringa, una sorta distorta meringata sfiziosa e adatta a tutti le stagioni.
È sempre il momento giusto per assaporare una buonissima torta di mele: la ricetta della Appeltaart, la torta di mele olandese, ci porterà immediatamente nel paese dei tulipani per una versione ricca della torta di mele.
Dovrete utilizzare le mele renette, l’uvetta, la cannella e la vaniglia, spezie che si adattano perfettamente al sapore delle mele anche in tante altre varanti diverse.
La Appeltaart è una sorta di crostata che viene preparata con una farcia di mele che viene aromatizzata prima, a base di cannella, vaniglia e uvetta.
All’apparenza sembrano essere amaretti al cioccolato visto l’aspetto screpolato, ma in realtà sono biscotti screpolati al cioccolato con cuore di Nutella.
Una vera specialità che si caratterizza non solo per l’aspetto screpolato sulla superficie, ma anche per il cuore di Nutella custodito all’interno.
Halloween sarà anche trascorso, ma perché non sfruttare ancora le zucche a disposizione in periodo per poter realizzare qualche dolcetto diverso? Oggi prepariamo il tiramisù alla zucca, ma in versione veramente speciale.
Il tiramisù alla zucca limited edition ideato e realizzato dalla pastry chef Loretta Fanella in collaborazione con Paolo Parisi si chiama ZùC. Viene preparato con zucca e con amaretti e si può gustare per pochissimo tempo, solo dal 29 ottobre al 30 novembre da Su! a Roma, nei pressi della centralissima Piazza Navona.
Si chiama torrone dei morti, o Morticiello, ed è il torrone che si prepara nella città di Napoli in occasione della festività di Ognissanti.
Le varianti, anche nella stessa città sono molte: la caratteristica di questo torre consiste nel fatto che è un torrone morbido e non duro, che prevede l’uso di cioccolato e non di miele con un cuore morbido e cremoso anche con la Nutella.
Dopo Halloween, arriva la festa di Ognissanti che cade il 1 novembre: in occasione della festa cristiana dedicata ai santi e al giorno successivo dedicato ai morti, non mancano tante specialità delle regioni italiane tutte da gustare.
Vediamo i dolci che si preparano in questi giorni.
Dolcetto o scherzetto? In occasione di Halloween prepariamo degli spaventosi fantasmini di meringa, buonissimi, un po’ tetri e semplici da preparare.
La ricetta di Csaba propone le classiche meringhe che assumono la forma dei fantasmi e che possono essere decorate con delle gocce di cioccolato fondente per poter disegnare anche gli occhi: perfetti non solo per Halloween sono adatti anche quando volete preparare qualcosa di diverso e di sfizioso con i vostri bambini per divertirsi in cucina.
Il pan de muertos è il tradizionale pane che si prepara in Messico in occasione non solo di Halloween, ma anche della nostra festa di Ognissanti che equivale al tradizionale Dia de los Muertos, una festa coloratissima che celebra il giorno dei morti.
È proprio in occasione della notte del 1 novembre quando le anime dei defunti tornano a visitare i loro amati in vita.
Il Barmbrack o Bairin Brack è un antico dolce irlandese che viene preparato in occasione di Halloween: è un pane dolce e morbido con l’impasto arricchito con la frutta.
All’interno però ci dovranno essere tante sorprese diverse, un pisello, un bastoncino, un pezzettino di stoffa e un anello come prevede la tradizione.
Il cioccolato? Ha una storia lunga, lunghissima alle spalle e sembra che la sua prima coltivazione risalga addirittura a 5000 anni fa: il cacao è stato coltivato agli inizi in Sud America, e non in America Centrale come conferma la scoperta pubblicata su Nature Ecology and Evolution effettuata dall’università canadese della British Columbia a Vancouver.
Lo studio ricorda che il Theobroma cacao era una coltivazione importante per i nativi dell’America Centrale dove di semi di cacao venivano usati come moneta di scambio. Le tracce più antiche risalivano in quel caso a 3.900 anni fa pensando che le popolazioni dell’America Centrale fossero state le prime a introdurne la coltivazione.
