Pensate che il cioccolato sia tutto uguale? Non esattamente: il vero cioccolato di qualità è buono e sano come dimostra l’ultima fatica letteraria della giornalista esperta di cibo e vini Rossana Bettini, È autentico cioccolato (Linea Edizioni) che ripercorre una sorta di vademecum con sui sfatare falsi miti e i luoghi comuni sul cibo degli dèi.
Il passo in più è valutare la bontà intrinseca del cioccolato deriva dalla sostanza e non dall’apparenza e basta pensare al fatto “circa il 90% della produzione di cacao mondiale proviene da piantagioni di cacao mediocre ma dalle alte rese“, come il diffusissimo “Forastero” come ricorda l’autrice.
Ben diverso il discorso sul “Trinitario” che copre il 9% della produzione e del “Criollo” di altissima qualità, ma che arriva solo per lo 0,001% della produzione mondiale.
Ma come riconoscere il vero cioccolato di qualità? Tutto comincia essenzialmente dalla corretta lettura dell’etichetta: più corta è, e meglio è.
Il cioccolato ottimo deve racchiudere sue parole nell’etichetta, vale a dire cacao e zucchero di canna. È necessario però poterlo valutare correttamente attraverso i cinque sensi: il colore deve essere bruno, ramato e mai nero; l’aroma deve esser finissimo e elegante e mai troppo, ma deve essere persistente. Il gusto non deve essere troppo amaro, la superficie deve essere discretamente opaca e mai troppo lucida, fra la lingua e il palato deve risultare setoso.
Queste sono le caratteristiche del vero cioccolato che deve essere antistress, rilassante,, evergreen, sexy, dietetico e anche intelligente visto che recenti studi confermano che mangiare un po’ di cioccolato extra al giorno sono decisamente salutari anche per le attività cerebrali”.
E se il cioccolato vi fa male, c’è solo un motivo: è di scarsa qualità e va rigorosamente evitato.
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