Torta al papavero e ricotta senza glutine

Torta papavero ricotta

Torta papavero ricotta

I semi di papavero, a differenza di certa parte della cucina slava, non figurano certo fra i protagonisti di riguardo della nostra tradizione culinaria. Eppure, anche se abbastanza ignorato dalle nostre tavole, il papavero può dare le sue soddisfazioni: il procedimento per fare questa torta di papavero e ricotta senza glutine, per esempio, prevede che i semi vengano tritati molto finemente a parte e miscelati a una porzione di zucchero (100 gr) aromatizzato con un po’ di vaniglia a piacere dopodiché, in uno dei passaggi successivi, che vadano incorporati ad un composto a base di maizena preparato con il frullatore.

Crema rocher

Crema rocher

Quando un dolce che avevo in mente come semplice mi esce fuori sciapo, di solito

Torta alle carote e miele senza uova e senza latte

torta carote miele

torta carote miele senza uova senza latte

Soffrendo di pressione bassa, quando arrivano i primi freddi comincio a sentirmi bene, anzi no benissimo! Se l’afa mi distrugge, mi azzera la voglia di muovermi e di mangiare, l’aria fresca mi fa venire energia e salire l’appetito e infatti mi torna anche la voglia di sfornellare: la mia domenica pomeriggio, complice la grandine e un bel po’ di pioggia, l’ho passata in casa e fra un film e un paio di lavatrici da stendere, ho deciso di preparare una bella torta alle carote e miele senza uova e senza latte facile facile. Ora, per almeno un paio e passa di mattine, potremo mangiarcela per colazione: un inizio di settimana fragrante e dolcissimo.

Mandorla, fragranza inimitabile di mille ricette dolci e salate

mandorla

mandorla

La mandorla è il seme commestibile del mandorlo (Prunus dulcis), pianta di medie dimensioni dal fusto alto fino 5 metri appartenente alla famiglia delle rosacee. L’albero, caratterizzato da radici a fittone e foglie picciolate lunghe anche 12 cm, all’inizio di ogni primavera (o già a febbraio nel caso di annate particolarmente miti) si riempie di fiori bianchi oppure leggermente rosati:  il legno del fusto di alcune varietà, ridotto in cenere, viene impiegato nell’industria delle liscivie e dei saponi.

Molto aromatica, la mandorla ha origine nell’Asia sud-occidentale, nasce racchiusa in un guscio legnoso dalla forma schiacciata e ovale e può avere caratteristiche diverse, tali da determinare 3 differenti tipologie di pianta: amara (caratterizzata da semi tossici), fragilis (dal seme dolce e dall’endocarpo non legnoso) e dulcis (i cui semi vengono utilizzati nell’industria dolciaria e in quella cosmetica).

Ciambella all’arancia senza uova, senza latte e senza glutine

ciambella arancia senza uova senza latte senza glutine

ciambella arancia senza uova senza latte senza glutine

Niente glutine, niente burro, niente albumi: per preparare questa ciambella all’arancia speciale i 3 ingredienti base da impasto dolce non ci sono eppure, nell’assaggiarla, non sembrerebbe. La consistenza aromatica e corposa del dolce pronto, infatti, si ottiene lo stesso grazie alla presenza di degni sostituti come la farina gluten-free, il latte di soia e il cremor tartaro, che non sarebbe altro che un sale acido (chiamato anche acido tartarico) che, in sostanza, svolge la funzione di lievitante naturale.

Il cremor tartaro ha la particolarità di gonfiare gli impasti senza appesantirli e si presta inoltre perfettamente nelle ricette pensate per soggetti affetti da intolleranze alimentari. Mentre si mischiano gli ingredienti dell’impasto è importante ricordarsi che il forno deve essere già acceso: la ciambella all’arancia, infatti, deve essere cotta a 180° in forno già caldo.

Strudel di mele senza uova

fette strudel mele

strudel mele senza uova

Adoro lo strudel di mele, mi addolcisce la giornata senza appesantirmi e poi, va detto, ha il pregio di essere veramente facile da fare, cosa che m’invoglia a farlo ancora più spesso! Il suo neo, secondo me, sta piutttosto nel numero degli ingredienti che servono per prepararlo perché la lista dell’occorrente, fra impasto per la sfoglia e ripieno, è lunga. Per la farcitura, infatti, ci vogliono mele, uva passa, fiocchi di riso, pinoli, miele, cannella e buccia grattugiata di mezzo limone, per la pasta servono farina di mais, maizena, acqua, zucchero grezzo di canna, olio di girasole, lievito per dolci e infine, di nuovo, la scorza grattugiata di mezzo limone.

Muffin dolci al burro e patate senza glutine

Muffin burro patate

Muffin burro patate

Sfornata dopo sfornata, di muffin in vita mia ne ho preparati in tutti i modi possibili. Li faccio spesso perché, a parte piccole modifiche di procedimento a seconda delle varie farciture, di solito si fanno mischiando insieme tutti gli ingredienti in una volta sola o quasi: fatto questo, basta versare l’impasto negli stampini e accendere il forno…insomma, più facile di così!

La mia pigrizia cronica e invincibile, quindi, quando si tratta di preparare i muffinnon subisce grandi scossoni: le uniche 2 cose a cui devo stare attenta, del resto, sono la densità dell’impasto, che deve venire omogeneo e senza grumi e il modo in cui versarlo negli stampini, nel senso che se ogni stampino va riempito fino a 2/3 e non oltre, pena lo strabordamento del composto nel bel mezzo della cottura.

Castagna, dolce e polposo regalo d’autunno

castagna

castagna

Il poeta e letterato Giovanni Pascoli la definì ‘pane dei poveri’ e in effetti, guardando indietro nel tempo, non si può che convenire sul fatto che la castagna (Castanea sativa) ha praticamente da sempre riscaldato gli autunni di molte tavole contadine e popolari. Caratterizzata da una forma particolare, piatta da un lato e leggermente bombata dall’altro, la castagna ha una polpa chiara e farinosa ricoperta da una pellicola rossastra e una buccia marrone sottile ma resistente: il tutto è racchiuso in un riccio verdastro. Al contrario di quanto si crede, la castagna non è un frutto, bensì il seme contenuto nel riccio, che a sua volta è il vero frutto dell’albero, ovvero il castagno.

Gli antichi Greci, che la conoscevano bene, la importarono in Sicilia con discreto successo tanto che, da lì, si arrivò poi gradualmente alla comparsa dei primi castegneti veri e propri, la cui presenza si attesta storicamente in Campania: manoscritti risalenti al periodo compreso fra XI° e XII° sec., in particolare, riferiscono di quelli nei Picentini, creati e gestiti dai monaci Benedettini.

Fichi alla ricotta e liquirizia senza uova

Fichi ricotta liquirizia

Fichi ricotta liquirizia

Dai fichi, a dire la verità, per me sarebbe meglio stare alla larga: dolcissimi come sono, quando attacco a mangiarli poi non riesco più a smettere…altro che effetto ciliegia! Buoni come sono, vanno benone gustati da soli oppure, in alternativa, preparati a freddo con guarnizioni ad hoc: quello dei fichi alla ricotta e liquirizia, in particolare, è un dessert rapidissimo da fare e molto fresco, che può essere una bella idea creativa per stupire in tavola con qualcosa di sfizioso senza stare ad impazzire nella preparazione.

Il bello di questa ricetta, poi, è il fatto che misceli gli aromi più diversi: la frutta si serve tagliata a spicchi e accompagnata con una crema di cioccolato bianco mischiato a ricotta, miele e scorza di limone, e il tutto si irrora con uno sciroppo a base di zucchero e liquirizia.

Torta di pesche sciroppate senza latte

Torta pesche sciroppate

Torta pesche sciroppate

 Ripulendo lo sgabuzzino di casa, dove oltre a tutta una serie di accumuli inenarrabili tengo anche le scorte alimentari che non entrano in credenza o nei vari cassetti e stipetti di cucina, ho realizzato di avere un paio di barattoli di pesche sciroppate e, lì per lì, non avevo la più pallida idea di cosa farmene.

Alla fine, cercando fra i miei libri, ho trovato una ricetta che poteva fare al caso mio, ovvero quella della torta di pesche sciroppate: non è difficile da fare e in questo modo posso smaltire la frutta in questione senza mangiarla direttamente ‘nuda e cruda’, cosa che non mi fa proprio impazzire. Oltre ad essere adatta per chi ha un’intolleranza al lattosio, questa ricetta è anche abbastanza versatile: in mancanza delle pesche, infatti, volendo si può tranquillamente ripiegare su un diverso tipo di frutta sciroppata o anche su frutta secca.

Mele in salsa di noci senza uova e senza glutine

mele salsa noci

mele salsa noci

Al supermercato, questa settimana, ho trovato una bella offerta al reparto di frutta e verdura e mi sono portata a casa diversi sacchetti di mele per pochissimi euro. Ora, visto che ne ho in abbondanza, per mangiare le mele proverò a trovare soluzioni diverse in modo da poter variare senza annoiarmi e non rischiare di lasciarle in un angolo a marcire: una prima ricetta nuova che ho provato è stata questa delle mele in salsa di noci, un dessert facile e davvero velocissimo perché si prepara in una ventina di minuti appena.

L’ho scelta perché si tratta di una ricetta che non prevede uova e neanche glutine, ed è piuttosto economica: per la salsa ci vogliono solo 1 cucchiaio di burro, 100 gr di uvetta, di zucchero e di noci e, infine, un cucchiaio di fecola e il succo di mezzo limone.

Pasticcini di cornflakes, pesche e cioccolato senza latte

pasticcini corkflakes pesche cioccolato

pasticcini corkflakes pesche cioccolato

Di ricette che permettono di usare i cornflakes come ingrediente non ce ne sono tantissime e fra queste c’è quella dei pasticcini di cornflakes, pesche e cioccolato senza latte. La lista degli ingredienti che richiede è mediamente lunga e si tratta comunque di dosi mai troppo consistenti, il che dà la possibilità di usare, per la preparazione, anche molti rimasugli o avanzi di cucina.

A parte 300 gr di pesche sciroppate (sciroppo compreso), infatti, quello che serve per fare questi pasticcini sono 3 cucchiai appena di farina 00, 70 gr di cornflakes, 50 gr di cioccolato amaro (meglio ancora se extra-fondente), 30 gr di amaretti, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaio di marmellata di pesche. Al tutto, infine, non si deve che aggiungere una bustina di lievito di birra e, nel caso si avesse a portata di mano, granella di zucchero a piacere. La ricetta è pensata per 4 persone e per il procedimento servono, su tutti, un forno e degli stampini da muffin: in aternativa, nel caso non si avessero a disposizione, si può ripiegare tranquillamente su stampini da pasticcino che abbiano 4-5 cm di diametro circa.

Biancomangiare al limoncello senza uova e senza glutine

biancomangiare limoncello

biancomangiare limoncello

Ultimamente mi sto buttando molto sulle ricette riciclone, perché più sperimento e più mi accorgo che, utilizzando alcuni degli avanzi dei miei pranzi e delle mie cene nella giusta maniera, posso sfruttare meglio la mia spesa ricavando dalla stessa identica quantità di cibo che compro di solito, molte più soluzioni e idee da poter gustare nell’arco della settimana e questo biancomangiare al limoncello senza uova e senza glutine ne è un esempio. Con un po’ d’ingegno sto riuscendo a risparmiare e, allo stesso tempo, porto in tavola un po’ di novità, cosa che oltretutto mi torna molto utile per spezzare la noia della solita minestra stravista e ritrita.