Dolci di Carnevale, taralli al naspro

 

27 Febbraio 2017
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Fra i dolci tipici del periodo di Carnevale ci sono senza dubbio i taralli al naspro.

taralli al naspro, dolci di carnevale

In pratica si tratta delle ciambelle di Carnevale che si preparano in Basilicata, ma che sono anche diffuse in Campania, Puglia e Calabria.


Dolci di Carnevale, taralli al naspro





900 gr. Farina 00 | 500 gr. Zucchero a velo | 5 uova | 200 gr. Acqua | Mezzo bicchiere di liquore all’anice - Limone non trattato e anice
Versate all’interno di un recipiente gli ingredienti. Versatevi la farina, le uova, l’anice, un pizzico di sale, un pizzico di zucchero. Mescolate e poi lavorate a lungo tutti gli ingredienti fino a quando non avrete ottenuto un impasto molto morbido.
Una volta che avrete ottenuto la pasta con un composto molto omogeneo, lavoratela a che a mano. Tagliate la pasta a tocchetti e poi create la forma di una ciambella. Potrete scegliere la dimensione che preferite, ma tenete presente che più piccole saranno le vostre ciambelline, meglio potranno cuocersi.
Ora foderata una teglia con la carta forno. Disponetevi sopra le vostre ciambelle. Non avvicinatele troppo l’una all’altra perché altrimenti potrebbero attaccarsi. Dopo aver sistmato le vostre ciambelline lasciatele cuocere in forno per almeno 10 minuti a 180°C.
Toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare. Nel frattempo preparate la decorazione di zucchero. Riscaldate in un tegame abbastanza capiente lo zucchero insieme all’acqua. Mescolate fino a quando non avrete raggiunto una miscela della consistenza simile al caramello.
Spegnete il fuoco e aggiungete anche la buccia grattugiata del limone e la metà del suo succo. Passate ogni tarallo nel naspro appena preparato intingendoli per bene. Devono ricoprirsi per intero. Lasciate raffreddare il naspro fino a quando non sarà diventato una glassa solida. Potrete conservare i vostri taralli per diversi giorni purché in un barattolo chiuso ermeticamente.

[photo courtesy of thinkstock]

È un dolce molto particolare per alcuni tratti visto che viene cotto al forno e non fritto come accade per la maggior parte della preparazione dei dolci di Carnevale che viene rigorosamente fritta come accade per le frappe o per le castagnole.

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