Ho questo libro in casa che tengo come una reliquia, come una fonte di segreti e trucchi in cucina tramandati da generazioni. Si tratta del libro delle Sorelle Simili “La buona cucina di casa” il che è tutto dire. All’interno di questo libro, tra le altre ricette c’è una sezione dedicata ai dolci di Natale, per lo più di tradizione bolognese, tra le quali ho trovato le ricetta del Certosino. Nell’introduzione c’è scritto che si tratta di un dolce tipico di Bologna chiamato anche panspeziale e deve il suo nome al fatto che una volta venisse prodotto dei farmacisti chiamati allora speziali. La produzione fu poi continuata dai frati della Certosa, ecco da dove viene il suo nome attuale.
Certosino
Versare il miele in una pentola e metterlo a bollire facendo molta attenzione che non fuoriesca dai bordi. In una teglia versare le mandorle ed in'altra l'uvetta. Trasferire le due teglie in forno caldo per circa15 minuti. | |
Togliere dal forno e versare in una ciotola insieme ai canditi tritati, ai cubetti di arancia al cioccolato ed al miele caldo. | |
Mescolare con un cucchiaio ed aggiungere la farina, il sale, le spezie ed il carbonato d'ammonio. Mescolare bene. Immergendo di tanto in tanto le mani in una ciotola piena d'acqua fredda, prelevare l'impasto a poco a poco e disporlo nelle teglie unte ed infarinate per uno spessore di 2,5-3 cm. Cuocere in forno a 180 C° per circa 20-25 minuti. | |
Una volta sfornato lucidarlo con poco miele caldo. Il giorno dopo avvolgerlo nel cellophane, Conservare in luogo fresco ed umido e consumare dopo un mese. |
[photo courtesy of Thinkstock]
L’aspetto curioso di questo dolce è che va preparato un mese prima di essere consumato, ecco perchè ho deciso di iniziare a cimentarmi adesso, prima che sia troppo tardi. Il certosino è un dolce ricchissimo di ingredienti, solo per citarne qualcuno, il miele, i canditi, le mandorle, il cioccolato, l’uvetta, la scorza d’arancia candita ed una valanga di spezie miste.
Ma daltronde trattandosi di un dolce di Natale non poteva essere altrimenti. Ogni famiglia ha la “sua” ricetta, io vi riporto tale e quale quella che ho seguito, trovata sul libro. Mettetevi all’opera perchè un mese passa in fretta!
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